Valentina Casella è una giovane donna del quartiere Brancaccio di Palermo, che ha deciso di dare il proprio contributo nel suo stesso quartiere e negli ultimi tempi ha avuto un prestigioso incarico per la memoria del Beato Padre Pino Puglisi.
Valentina, tu sei nata a Brancaccio e hai deciso di offrire il tuo impegno a questo quartiere, cosa ti spinge a farlo?
«Ho scelto di occuparmi di Brancaccio proprio perchè ci sono nata, ormai 41 anni fa, quando non c’era ancora una scuola media e per continuare a studiare dovevi cambiare quartiere. Io rientro in questa percentuale di bambini che ha avuto la possibilità di proseguire gli studi. Questo per me ha fatto la differenza e mi ha permesso successivamente di scegliere Brancaccio e di provare a dare il mio modesto contributo per provare a renderlo più bello.»
Sei stata al fianco di Padre Maurizio Francoforte, che bagaglio ti ha donato?
«Don Maurizio Francoforte per me è stato padre, fratello, compagno di cammino e amico. Il bagaglio che mi ha lasciato è davvero immenso, tante sono le cose che ho imparato da lui. La prima che mi viene in mente è la cura, don Maurizio del prendersi cura è stato un maestro, fino all’ultimo momento. Mi ha insegnato che si può essere padri anche senza generare figli, amando senza riserve. Mi ha mostrato che la morte non ha l’ultima parola e anche quando i medici non possono più fare nulla, rimane la propria umanità senza dubbio, ma anche e soprattutto la Speranza e la Fede. Mi ha lasciato il senso e l’amore per la chiesa di Palermo, mi ha insegnato a mettermi al servizio per la parrocchia e la diocesi.»
Da poco hai avuto l’incarico di direttrice del centro Diocesano Padre Pino Puglisi, cosa significa per te?
«È una grande responsabilità senza dubbio e non ti nego che un po’ di ansia c’è, ma in questo nuovo incarico non sono da sola. Il Centro Diocesano Padre Pino Puglisi, martire ucciso dalla mafia è composto da tanti che in questi anni ha portato avanti, ognuno con il proprio stile, il messaggio di Puglisi. Il centro è il riferimento in diocesi per quanto riguarda la memoria di 3P e si pone tra le finalità anche quello di proseguirne il messaggio, oltre che creare unità per quanto concerne la memoria.
Creare unità, fare memoria, proseguire sulla strada del Vangelo, tracciata da un gigante come il Beato Padre Pino Puglisi sono ottimi propositi per un cristiano, ed è bello che un abitante di Brancaccio, giovane, come Valentina, abbia avuto la fiducia dalla Diocesi di Palermo. In questi giorni un’altra nuova nomina, il parroco Don Sergio Ciresi alla guida della parrocchia San Gaetano a Brancaccio. Un sacerdote di grande fede, che ha incarnato la sua vita nella carità. Due belle persone in Cristo, che faranno sicuramente tanto bene al quartiere, a tutta Palermo e non solo. Sempre di più Brancaccio è visitato da tanti pellegrini di varie parti d’Italia e del mondo che vogliono conoscere 3P.»
Riccardo Rossi








































