La scuola è iniziata con tante novità e soprattutto ancora caldo in Sicilia che certo non aiuta gli studenti nel loro approccio scolastico.
I giorni di scuola quest’anno saranno 206, che si riducono a 205 per le scuole che ricadono in comuni in cui la festa del Santo Patrono ricade in un giorno di attività scolastica. Le lezioni saranno sospese per le vacanze di Natale, dal 23 dicembre 2025 al 7 gennaio 2026, e per quelle di Pasqua, dal 2 al 7 aprile 2026.
Le novità: il divieto dell’uso dei cellulari, già previsto nelle scuole elementari e medie, sarà esteso anche agli istituti superiori.
È reintrodotto il voto in condotta che sarà determinante per l’ammissione alla classe successiva: chi avrà cinque in condotta dovrà ripetere l’anno. Con sei lo studente delle superiori sarà rimandato a settembre e, per superare l’anno scolastico, dovrà sostenere una prova sui valori di cittadinanza.
Le prove scritte saranno ancora due e il colloquio riguarderà quattro discipline principali dei percorsi di studi, il voto in condotta, che dovrà essere riferito all’intero anno scolastico. Il colloquio non sarà valido se lo studente sceglierà deliberatamente il silenzio, e la conseguenza sarà la bocciatura.
Ma come è cambiata la scuola negli anni? Lo abbiamo chiesto all’ex preside di Catania della scuola Parini, Giuseppe Adernò.
Gabriella Finocchiaro








































