La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha delegato ai Carabinieri di Mazara del Vallo l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di 18 persone (di cui 7 ristrette in carcere e 11 sottoposte agli arresti domiciliari) ritenute gravemente indiziate di appartenere a un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
L’operazione, iniziata alle prime ore della mattinata odierna, è stata realizzata con l’impiego di oltre 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e di un elicottero del 9° N.E.C..
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, sono state effettuate — con il supporto del Nucleo Cinofili di Palermo — perquisizioni personali e domiciliari volte alla ricerca di armi, droga, denaro e documenti inerenti alle attività delittuose.
L’indagine, iniziata sotto la direzione della Procura della Repubblica di Marsala e sviluppata con metodi tradizionali e attività tecniche, ha consentito di far luce su un’associazione dedita al narcotraffico in grado di commercializzare al dettaglio varie tipologie di stupefacenti (eroina, cocaina-crack, hashish e marijuana) mediante una piazza di spaccio allestita in un appartamento situato in un edificio di edilizia popolare nel quartiere “Mazara due”.
Le attività investigative hanno documentato l’esistenza di un aggregato criminale organizzato gerarchicamente, al cui vertice si trovava un soggetto — indicato nei dialoghi intercettati come “il Capo” o “il Principale” — residente nel quartiere mazarese, che dirigeva l’associazione definendo ruoli, compiti e turnazioni dei sodali, delegando al fratello (anch’egli destinatario del provvedimento) il compito di curare il ritiro e l’occultamento delle partite di droga consegnate dai corrieri palermitani.
Significativa la struttura logistica del gruppo, che aveva fortificato l’appartamento adibito a piazza di spaccio, dotandolo di porte blindate e sistemi di videosorveglianza. Questi sistemi di difesa, uniti ai turni di vedetta effettuati da sodali specificamente incaricati, consentivano ai pusher di garantire un’attività di spaccio continua, rivolta a un fidelizzato bacino di clienti-assuntori.
Nel corso delle indagini, le attività di riscontro delle intercettazioni hanno portato all’arresto in flagranza di sei persone e al deferimento in stato di libertà di altre cinque, oltre al sequestro di 141.526 euro in contanti, 491 grammi di eroina, 214,2 grammi di cocaina, 2 chili e 22 grammi di hashish e due appartamenti di edilizia popolare riconducibili alle attività delittuose.
Al termine delle operazioni, il Prefetto di Trapani, Dott.ssa Daniela Lupo, si è congratulato con i militari dell’Arma per il risultato conseguito, nell’ambito delle strategie discusse durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, riguardanti la particolare attenzione alle aree del territorio ritenute più sensibili.








































