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Ven, 07 Nov 2025
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Era un poliziotto, ora è un campione europeo di vela: la storia di Carmelo Forastieri

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Parliamo di Carmelo Forastieri, un giovane che, a causa di un incidente di moto, ha dovuto lasciare le forze dell’ordine e continuare a vivere sulla sedia a rotelle.

Ma questo non lo ha scoraggiato. Anzi, probabilmente, ha esaltato le sue doti, spingendolo a diventare prima un semplice velista, poi un bravo istruttore di vela ed infine un campione. È anche Presidente della Classe Italiana Hansa.

Tra le sue imprese c’è la traversata dell’Atlantico, di due anni fa, quando — veleggiando a bordo del catamarano Lo Spirito di Stella insieme ad altri sette compagni — partendo da Tenerife il 19 dicembre 2023 è arrivato a Saint-Martin l’11 gennaio 2024.

Lo scorso luglio ha partecipato al campionato mondiale di vela a Sydney, classificandosi al ventiduesimo posto su circa cento partecipanti. Il suo medagliere è ricco di coppe e trofei, conquistati in numerose competizioni nazionali e internazionali.

Qualche giorno fa, a Trieste, ha raggiunto un traguardo davvero importante: partecipando alla Barcolana, si è classificato primo alla competizione EUROSAF dell’European Sailing Federation, conquistando una medaglia d’oro che si aggiunge a tutte quelle già vinte. Noi, de l’altroparlante, lo abbiamo intervistato.

Carmelo, cosa ti ha spinto, dopo l’incidente, ad intraprendere questo sport?
Due anni prima dell’incidente avevo frequentato un corso per diventare skipper di barche a vela d’altura. In quei sei mesi mi innamorai del mare e della navigazione a vela.
Nel 1998, anno in cui ebbi l’incidente, a Palermo erano pochissimi gli sport paralimpici praticati, e purtroppo tra questi non c’era la vela.
Poi, nel 2003, la Federazione Italiana Sport Disabili di Palermo (oggi CIP) organizzò un corso di vela a Mondello. È bastato un attimo: sono tornato a innamorarmi di questo incredibile gioco che è la vela.

Come e dove ti alleni?
I miei allenamenti si svolgono presso la Lega Navale Italiana di Palermo, l’associazione con cui abbiamo dato vita al progetto di vela inclusiva nella nostra città. Insieme, abbiamo dimostrato che la vela è uno sport davvero accessibile a tutti.
Presso la nostra sede disponiamo di strutture e imbarcazioni progettate per abbattere ogni barriera architettonica, permettendo a chiunque di vivere il mare e lo sport senza ostacoli.
Oltre agli allenamenti a Palermo, prendo parte alle sessioni organizzate dalla Federazione Italiana Vela su tutto il territorio nazionale, insieme ai miei compagni della squadra italiana.

Quali sono i traguardi che ti proponi?
Di traguardi ne ho tanti, ma uno dei più importanti per me è continuare a far parte della squadra nazionale anche nei prossimi anni. Sarebbe già un grande risultato e mi dà la spinta per continuare a lavorare sodo e dare sempre il massimo.

Come riesci a conciliare le esigenze familiari con i sacrifici che uno sport impegnativo come la vela comporta?
La mia famiglia sa quanto tengo a questo sport ed è parte integrante di ogni traguardo che ho raggiunto finora. Mi sostengono davvero tanto e mi lasciano libero di inseguire i miei sogni. Passo molto tempo in giro per l’Italia, ma tornare a casa è sempre una sensazione speciale.

Attualmente la vela non è tra gli sport olimpici. Pensi che in un prossimo futuro potrà diventarlo?

Sono sicuro che presto la vela paralimpica tornerà al posto che merita: all’interno dei Giochi Paralimpici.
La Federazione Italiana Vela, le federazioni internazionali, World Sailing e i comitati paralimpici di tutto il mondo stanno lavorando ogni giorno per raggiungere questo obiettivo.

S.F.

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