Roberta Cascio rappresenta una figura di spicco nel panorama sportivo siciliano e italiano, nota per il suo impegno come ex atleta paralimpica, poi dirigente e oggi nuovamente atleta. La sua carriera è un esempio di resilienza e dedizione, doti che l’hanno portata a ricoprire ruoli di grande responsabilità e a lottare per i diritti delle persone con disabilità.
Nata a Palermo, Roberta Cascio è una delle figure di maggior spicco nello sport inclusivo, non solo nel capoluogo e in Sicilia, ma anche a livello nazionale, diventando un punto di riferimento oltre lo Stretto. Roberta vive da sempre deambulando su una sedia a rotelle, condizione che non le ha impedito di intraprendere una carriera sportiva di successo.
«Ho iniziato a praticare sport nel 1992 e la mia vita è stata poi totalmente votata allo sport. Tutt’oggi, oltre ad essere Delegata per la Sicilia della Fisdir, sono tornata allo sport attivo, rispolverando la racchetta di tennistavolo che avevo appeso al chiodo da parecchi anni. L’adrenalina della gara è una delle mancanze più gravi quando un atleta decide di smettere con l’attività sportiva e, per questo, quando ho avuto la possibilità di tornare a gareggiare non me lo sono fatto ripetere due volte».
Nuoto, tennistavolo, tiro con l’arco e poi il ritorno al “ping pong”: esperienze, soddisfazioni, rapporti nati e consolidati, momenti indimenticabili legati a vittorie, ma anche a sconfitte, medaglie conquistate e i Mondiali di tiro con l’arco del 2011 con la maglia azzurra addosso: un’emozione inenarrabile.
Parallelamente alla carriera agonistica, Roberta Cascio trasmette la sua passione e la sua esperienza anche grazie al suo ruolo da dirigente sportiva. Il suo impegno ottiene un riconoscimento importante nel 2013, quando viene eletta presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) della Sicilia con ampio consenso, dopo essere stata alla guida del CIP Palermo dal 2000. In seguito ricopre anche il ruolo di vicepresidente del CIP Sicilia.
Oggi Roberta Cascio è Delegata Regionale della Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (Fisdir) per la Sicilia, incarico che ricopre da quattro anni e che continuerà ancora per almeno altri tre. «L’esperienza a contatto con i nostri ragazzi è unica. Ho vissuto e vivo accanto a loro attimi indimenticabili che mi hanno formata come donna, come atleta e come dirigente. Mi rendo perfettamente conto che il tempo passa per tutti, quindi anche per me, e proprio in virtù di questa considerazione il mio obiettivo è portare a termine il mio percorso in Fisdir formando tanti giovani che più avanti dovranno prendere il mio posto attivamente, apportando al settore nuovo entusiasmo, idee e obiettivi».
Nel suo ruolo attuale Roberta e il suo gruppo si impegnano per lo sviluppo dello sport paralimpico, promuovendo iniziative e progetti per favorire l’inclusione e offrire opportunità a ragazzi e ragazze con disabilità intellettive e relazionali.
Oltre all’attività dirigenziale, Roberta Cascio è voce autorevole nella lotta per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per una maggiore inclusione sociale. In diverse occasioni ha sottolineato le difficoltà che le persone in carrozzina incontrano quotidianamente a Palermo a causa di marciapiedi in cattive condizioni e scivoli ostruiti o inesistenti. Il suo impegno è un monito costante alle istituzioni a non trascurare le esigenze dei cittadini con disabilità.
La storia di Roberta è fonte di ispirazione per tutti coloro che credono nel potere dello sport come strumento di emancipazione e integrazione.
Roberta, che consiglio ti sentiresti di dare a un giovane disabile indeciso se approcciarsi allo sport?
«Gli racconterei della mia esperienza e di tutto quello che mi ha lasciato dentro in termini di valori e di crescita. E poi gli direi che lo sport è veicolo di benessere fisico e di equilibrio; è amicizia, sviluppo, autostima, emozione profonda, gioia e, anche nei momenti più duri e difficili, riesce a darti tantissimo e per tutta la vita».
Parola di Roberta Cascio!
