Il Rotary Club Palermo Est ha dato il via alla campagna di prevenzione del diabete di tipo 2 per le popolazioni migranti, un progetto inclusivo che si pone l’obiettivo di facilitare l’accesso alle cure per tutti, indipendentemente dalla condizione socio-economica o dalla provenienza geografica.
La campagna, sostenuta anche dal Distretto Rotary 2110 e dai Rotary Club Palermo, Palermo Sud, Bagheria, Palermo Mondello, Palermo Montepellegrino e dal Rotaract Palermo, con il supporto di Rete SaluTiamo e dell’ASP Palermo, prevede l’organizzazione di nove giornate di screening rivolte a vari gruppi etnici di migranti che vivono nella provincia di Palermo, portando la prevenzione del diabete direttamente nei loro luoghi di aggregazione, in piena attuazione del principio di medicina di prossimità.
L’iniziativa nasce dalla necessità di colmare un divario nell’accesso alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alle terapie adeguate per le popolazioni provenienti dall’Asia sud-occidentale e dall’Africa subsahariana, causato da fattori economici, sociali, culturali e linguistici.
Secondo evidenze scientifiche, le popolazioni migranti provenienti da queste aree geografiche risultano particolarmente vulnerabili al diabete, soprattutto quando adottano stili alimentari tipici del modello occidentale. Da qui nasce l’urgenza di interventi mirati, capaci di intercettare precocemente i fattori di rischio e di promuovere stili di vita sani attraverso un approccio integrato e comunitario.
“Crediamo profondamente nel principio di sussidiarietà orizzontale – afferma Lidia Maugeri, presidente del Rotary Palermo Est e referente del progetto – quale coinvolgimento attivo delle comunità, delle associazioni e degli enti del terzo settore nella costruzione di percorsi di salute. Non si tratta solo di offrire servizi, ma di creare alleanze, di riconoscere il valore delle competenze diffuse e delle reti di prossimità. In questo modo possiamo superare barriere culturali e linguistiche, e garantire una presa in carico più efficace e rispettosa delle specificità di ciascun individuo”.
Un ringraziamento ai medici e agli infermieri del Rotary che, insieme ai volontari di Rete SaluTiamo, hanno lavorato sul campo in una domenica mattina all’insegna della solidarietà.












































