Una libreria ispirata a Gianni Rodari che, tra sacrifici e passione, semina lettori futuri e resiste in una terra dove si legge poco

La libreria “Tante Storie” di via Ariosto, a Palermo, è il sogno diventato realtà di Giuseppe Castronovo.
Un luogo che prende ispirazione da Gianni Rodari e che, fin dall’inizio, ha voluto essere più di un semplice negozio: uno spazio dove far crescere i piccoli lettori dai primi mesi di vita fino ai sei anni e, allo stesso tempo, guidare anche gli adulti nella scelta dei libri. Ma dietro le vetrine curate e lo spazio accogliente, che dà l’impressione di una piccola libreria ben fornita, c’è la fatica quotidiana di tenere in piedi un’attività culturale al Sud.

Dopo il Covid la situazione si è fatta ancora più pesante: i costi sono aumentati, le spese non calano mai e in una regione dove si legge poco, ogni giorno è una battaglia per andare avanti.

Giuseppe lo sa bene. Sceglie i libri con attenzione, li legge prima di proporli, punta sugli autori e sugli editori che meritano, ma sa anche che dal punto di vista economico «non conviene».

«Se guardasse solo agli incassi, avrebbe già chiuso».
Eppure resiste. La passione ereditata dalla sua famiglia – il padre era libraio della storica “Libreria Dante” – lo spinge a non mollare, a trasformare la libreria in un punto di incontro, in un presidio di lettura e di cultura.

Quella di Castronovo è una resistenza quotidiana fatta di amore per i libri e di tenacia. La sua forza è riuscire a convincere anche chi non ha mai letto a provare, a scoprire il piacere di un racconto. Così “Tante Storie” continua a vivere: tra scaffali scelti con cura, uno spazio per i bambini e il desiderio di seminare lettori futuri, in un Paese che legge sempre meno e dove le piccole librerie faticano a sopravvivere.

Dorotea Rizzo