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Ven, 07 Nov 2025
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Riesi, armi clandestine e reperti archeologici in casa: arrestato bracciante agricolo

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Nel quadro delle iniziative volte a garantire una maggiore sicurezza pubblica, anche attraverso mirati controlli finalizzati alla ricerca di armi e munizioni illecitamente detenute, i Carabinieri della Stazione di Riesi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 44enne del posto, bracciante agricolo, per i reati di detenzione di armi clandestine, omessa custodia di armi e munizioni e omessa denuncia di munizioni.

A seguito di una perquisizione eseguita nel garage annesso all’abitazione dell’uomo, i militari hanno rinvenuto:

  • una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa, completa di 3 proiettili;

  • due “penne pistole” di fabbricazione artigianale, rispettivamente una calibro .38 e una calibro .22;

  • 134 proiettili di vario tipo.

Nel corso del controllo sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati materiali e componenti idonei alla produzione artigianale di ulteriori armi clandestine, tra cui canne filettate, molle e congegni vari, nonché elementi per la fabbricazione di munizionamento (bossoli, ogive e polvere da sparo).

Particolarmente significativo anche il rinvenimento di 22 monete antiche e di altri reperti di interesse archeologico, di epoca ancora da accertare. Per chiarire la provenienza e il valore storico dei manufatti, sono stati avviati gli opportuni approfondimenti con il supporto dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale.

Le armi, le munizioni e i reperti storici, tutti in buono stato di conservazione, sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Caltanissetta, su disposizione della Procura della Repubblica nissena. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Si precisa che i procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e che per l’indagato vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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